Camille Pissarro a Eragny:  al museo del Luxembourg fino al 9 luglio 2017

monsieur Camille PissarroMamma mia quanto è bravo Pissarro. Non sono certo io a scoprirlo come pittore, ma fresco della mostra al musée Marmottant e al musée du Luxembourg (RER B fermata Luxembourg)sento la necessità di ribadirlo.

Al museo del Luxembourg fino al 9 luglio sono protagonisti i suoi ultimi 19 anni di carriera. Nel 1884, infatti, decide di lasciare Pontoise e si trasferisce a Eragny-sur-Epte, in Piccardia a una settantina di chilometri a nord ovest di Parigi. Qua dipinge, disegna, incontra amici e crea en plein air. È il 1 marzo 1884 quando arriva a Eragny e sua moglie è incinta dell’ottavo figlio: serviva più spazio. Solo nel 1892 riesce finalmente a comprare la casa, grazie a un prestito dell’amico Monet. Le opere esposte appartengono tutte a questo periodo.

alcune foto di Pissarro a Eragny con la sua famigliaAll’ingresso della prima sala ad accogliermi c’è una gigantografia di una fotografia di Pissarro anziano: viso simpatico e saggio, lunga barba bianca e cappello.  Attorno, sulle pareti alcune foto lo ritraggono nella campagna di Eragny in compagnia della sua numerosa famiglia. Ha l’aria di essere una bella persona, legata agli affetti e alla semplicità della campagna. Dietro la gigantografia rimango colpito dai suoi dipinti. Mi piace molto l’impressionismo, ma non sempre al nome della corrente corrisponde un piacere per i miei occhi. In questo caso i quadri che vedo mi regalano una passeggiata in campagna, mi catapultano in paesaggi soleggiati e tranquilli. L’accostamento dei colori e il tipo di pennellata, non so perché ma mi trasferisce gioia e serenità. Mi avvicino e osservo le singole pennellate e i dettagli in alcuni casi appena accennati e poi, come mi dicevano a scuola, faccio qualche passo indietro e davanti a me vedo apparire un’immagine fotografica: tutto è perfetto e nitido. In questo spazio dove i paesaggi sono i protagonisti rimango colpito dalla casa Delafolie, che è una delle viste dalle finestre di casa Pissarro.

Scopro che Camille era anarchico e che ha realizzato nel corso del 1889 un album con ventotto illustrazioni anarchiche realizzate a penna, dal titolo Turpitudes sociales. I disegni rappresentano le difficoltà, la sofferenza e la fatica del popolo, che viene sfruttato e calpestato da chi detiene il potere. All’interno di una teca è possibile ammirare alcune di questi disegni meno famosi di Pissarro. Scopro anche che l’artista a fine secolo, si è schierato con Zola a favore di Dreyfus.

E poi ricominciano i dipinti en plein air e qualche acquarello. E si cominciano a vedere i frutti della conoscenza di Signac e Seurat, Camille Pissarro: contadine che raccolgono dell'erbafondatori del puntillismo o neo-impressionismo. Nel bellissimo quadro Contadine che raccolgono erbe si nota benissimo come le pennellate siano diventati punti che si sovrappongono e si accostano ad altri. Nella raccolta delle mele, il dipinto scelto come manifesto della mostra, questa tecnica è ancor più evidente. Ogni dipinto che vedo non posso fare a meno di osservarlo almeno 5 minuti. Sono rapito e catturato dai paesaggi, dalla luce e dai colori. Entrando nell’ultima sala è una fotografia raffigurante una donna seduta sul bordo di un fiume a colpirmi. L’acqua riflette parte della vegetazione e della luce. Rimango stupito e mi avvicino fino a vedere i segni delle pennellate. Attorno sulle pareti sono appesi continui capolavori, ombre e luci, scene di vita paesana e bucolica.

Camille Pissarro: Il bagno dei piediInsomma una mostra da non perdere. Per approfondire l’opera del pittore nato nelle Antille danesi da padre franco-portoghese e da madre creola, il museo Marmottant fino al 2 luglio 2017 presenta la mostra Le premier des impressionistes (il primo degli impressionisti) dove è possibile ammirare l’opera di Pissarro in un arco di tempo più ampio.

 

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Dove si trova il museo:

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