Fondation Louis Vuitton: un vascello a vele spiegate nel bois de Boulogne

Dove andare a Parigi per trovare un’opera architettonica di recente costruzione e di grandissimo impatto?

La risposta è alla Fondation Louis Vuitton. Dove andare a Parigi: La Fondation Louis Vuitton Siamo nel XVI arrondissement appena dentro al bois de Boulogne e dopo una passeggiata di una decina di minuti dalla fermata Sablons della metro 1, ecco apparire in fondo alla strada sulla destra una strana e grande costruzione. Sembra un’astronave in fase di decollo.

È pomeriggio quando ci arrivo e il sole ce l’ho davanti. Non riesco a distinguere i particolari, vedo solo una sagoma che cresce al mio avanzare. Più da vicino vengo colpito dal gioco di colori, applicati temporaneFondation Louis Vuitton - giochi di coloreamente dall’artista francese Buren sui vetri delle “vele” costruite sull’edificio. E il sole fa il resto.

Immersa nel verde del parco circostante, questa costruzione multi cromatica, leggera e in movimento, mi colpisce e mi fa venire voglia di entrarci. Qua scopro che la Fondation Louis Vuitton è stata progettata dall’architetto Frank Gehry, quello del Guggenheim di Bilbao e anche della cinemathèque qua a Parigi. È aperta al pubblico dal 27 ottobre 2014. Al tempo i vetri non avevano colore. Buren li ha applicati nel 2016.

Con i suoi 7.000 metri qFondation Louis Vuitton - vista dal jardin de l'acclimatationuadri di superficie contenuti nei 13.500 mq delle 12 vele, la Fondation Louis Vuitton ospita 11 sale per mostre, un auditorium per concerti e una bella vista dalle terrazze del terzo e quarto piano. Mi muovo negli spazi e con l’ascensore le raggiungo. Sono avvolto dal giallo, dal blu, dal rosso e dal verde delle vele che lasciano filtrare i raggi solari che creano giochi d’ombre colorate. Tutt’intorno è il bois de Boulogne e Parigi. Si vede molto bene la Défense che è a pochi chilometri, la Tour Eiffel, e altri scorci della ville lumière. Osservo le vele e… senza parole.

Scendo con le scale e vado al livello -1 dove un corso d’acqua circonda l’edificio e offre bei riflessi per qualche foto. Non so perché ma ho l’impressione di essere in un film di Kubrik. Nella parte anteriore l’acqua scende da una serie di dislivelli e si getta in laghetto. Entro, risalgo e vado nella sala dove si spiega il progetto dell’edificio. All’ingresso, sula parete c’è lo schizzo di Gehry da cui tutto ha avuto origine e dentro un video di una decina di minFondation Louis Vuitton - il primo schizzo di Gehryuti mostra l’edificio e la sua costruzione. Fondation Louis Vuitton - riflessi d'acquaUna telecamera lasciata lì a sbirciare i lavori per quasi un anno mostra, a velocità accelerata, la concretizzazione del progetto. Sotto pioggia, neve e col sole tanti omini costruiscono la Fondation Louis Vuitton.

Sento di trovarmi all’interno di un’opera d’arte. Dopo più d’un’ora esco ed accedo nell’adiacente jardin de l’acclimatation. Il biglietto lo consente. Se il tempo è bello facci un giro.

 

Dove andare a Parigi? Nella cartina qua sotto dove si trova la Fondation Louis Vuitton:

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