Tutti al mare… a guardar il burkini integrale

in spiaggia col burkiniStrana decisione quella del governo francese quando decide che il burkini non è conforme ai valori della repubblica francese. Ancor più strano se visto dalla nostra parte delle Alpi. Ma come non siete il Paese delle uguaglianze e delle libertà? Il paese dell’integrazione e della laicità?

Noi italiani ci aspetteremmo piuttosto che la decisione sia presa nel nostro Bel Paese, per poterci poi criticare e biasimare, csuore in spiaggia, col veloome piace a noi. E invece? La Francia multa le donne musulmane che decidono di andare in spiaggia coperte da un costume da bagno che ne copre il corpo dai capelli alle caviglie e il ministro dell’interno italiano si dice contrario? E no! Siamo noi che vogliamo lamentarci: “è sempre la stessa storia. D’altra parte il Papa sta qua”. È un colpo basso questo. Che sia l’ultima volta che ci rubate la possibilità di lamentarci.

Mi chiedo: ma che cosa gliene frega al sindaco del paesello balneare che in spiaggia una o più bagnanti abbiano un costume più o meno coprente? Se una suora passeggia per la spiaggia o si sin acqua col burkiniiede su una sdraio o addirittura si bagna i piedi vestita del suo abito di servizio, la multano?

Visto dall’Italia è una decisione molto bizzarra che temo finirà per  radicalizzare un po’ di più i conservatori cattolici: “Visto che paese civile? Le nostre radici sono cristiane e i musulmani non possono fare quello che vogliono. Lo riconosce anche un Paese laico” penserà qualcuno. Già perché questa storia suona proprio come una scelta conservativa e religiosa, antitetica alla libertà di culto e credo, che la Francia da secoli grida di avere inventato.

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