La scultura a Parigi è al musée Rodin dove sono esposte alcune migliaia di meravigliose opere . Il museo è stato inaugurato nel 1919.

Molto più di un normale museo, il musée Rodin è stato per me un’esperienza più che una visita culturale. A due passi da les Invalides, nel cuore del settimo arrondissement, in rue de Varenne all’angolo con il Boulevard des Invalides si entra in un parco museo che mi ha fatto apprezzare le sculture dell’artista francese passeggiando all’aria aperta tra alberi e giardini ben curati. Dico subito che se è brutto tempo, l’esperienza è comunque ricca di fascino, grazie alla bellezza delle opere e al fatto che moltissimo è esposto all’interno del bellissimo edificio rococò al centro del parco: l’hotel Biron.

Ma andiamo per ordine. Come ci vado? Per raggiungere il museo, che si trova sulla rive gauche, puoi scendere alla fermata Varenne della linea 13 oppure alla fermata Invalides della linea 8,  13 e della RER C, che si trova a circa 800 metri di distanza.

All’arrivo, in rue de Varenne prima di entrare nel parchetto-museo, si accede alla biglietteria / libreria: un’antica cappella, in stile neogotico. Proprio qua nella seconda metà del XIX secolo, la società del Sacro Cuore di Gesù, che era proprietaria di tutto lo spazio, decise di costruire una grande cappella per permettere alle suore dell’ordine di riunirsi in preghiera. Nel 1904 lo scioglimento dell’ordine segna la chiusura della chiesetta, e da allora è cominciata la sua trasformazione per diventare quello che è oggi. Informazione di servizio: il bagno è al piano inferiore.

Appena entrato nel giardino rimango colpito dal bell’edificio che vedo davanti a me, mentre alla mia destra, alcuni alberi sapientemente potati, nascondono il Pensatore, l’opera forse più nota di Auguste Rodin, che ritrae un uomo seduto con il mento appoggiato al dorso della propria mano destra, nella manifesta azione del pensare. Ho l’impressione che il problema che deve affrontare sia proprio complesso e difficile da risolvere. Facendo attenzione a non entrare nelle fotografie dei turisti che simulano importanti riflessioni, mi dirigo dalla parte opposta dove si trova la Porta dell’Inferno. È un’opera in bronzo, che mi colpisce molto. Leggo che si tratta di una scultura incompiuta, alta quasi 6 metri e mezzo che ritrae varie scene e personaggi dell’inferno di Dante. In alto Dante è rappresentato come il Pensatore e sotto, tra le 180 figure di differenti dimensioni riconosco Adamo ed Eva oltre a Paolo e Francesca.

Passeggiando nei tre ettari di giardino, il più ampio spazio verde privato di Parigi, si possono ammirare decine di sculture dell’artista francese. È molto piacevole passeggiare sotto gli alberi, tra spazi verdi ben delimitati. Oggi è una bellissima giornata e l’esperienza che sto vivendo credo non potrebbe essere migliore. Continuo la passeggiata al di là dell’edificio rococò che ospita altre opere e al verde degli alberi e del prato, si aggiunge l’azzurro dello stagno davanti al museo. Continuo fino in fondo e il colpo d’occhio con l’hotel Biron, l’edificio rococò che ho appena superato, è notevole. Qua in fondo, nell’area più remota del parco, trovo anche delle sdraio che mi regalano una mezz’ora di relax. Sono fortunato che una signora si è appena alzata.

Riposato e contento mi dirigo verso il palazzo museo rococò costeggiando lo stagno sul lato sinistro e scopro la presenza di una caffetteria. Qualche gradino ed eccomi ad entrare nell’hotel Biron, costruito tra il 1727 e il 1737. Scopro che qua hanno soggiornato varie personalità, tra cui la nipote di Luigi XIV e Eugenie de Montijo, futura moglie di Napoleone III e, quindi, imperatrice.

Il palazzo ospita centinaia di opere di Rodin ma anche dipinti di Van Gogh, Monet e Carrière. Passeggiando per il museo scopro anche il Rodin disegnatore: non male!

Tra le centinaia di opere che vedo, rimango incantato da “il Bacio”, che ritrae Paolo e Francesca mentre si baciano. L’opera è sia in marmo che in bronzo. E poi ancora rimango colpito dalla “donna pesce” che mostra un volto femminile, con labbra che ricordano il verso del pesce, uscire da una superficie informe, e dalla “Cattedrale”: due mani che in modo sensuale si sfiorano.

Ho l’impressione di essere dentro un’opera d’arte; forse è dovuto al fatto che le sculture sono ovunque nello spazio e il passarci  affianco come fossero persone da evitare, riduce la distanza tra l’arte e la realtà. Se poi a questo ci aggiungo la bella vista che mi offrono le finestre di questo edificio sul giardino e su altre sculture, l’esperienza è ancora più completa.

Scendo le scale soddisfatto e dopo una nuova passeggiata nel giardino con la tour Eiffel e la cupola des Invalides a fare da sfondo mi dirigo verso l’uscita e mi dirigo verso l’hotel des Invalides, che dista qualche centinaio di metri.

Dove andare a Parigi per trovare il musée Rodin? Qua sotto la cartina.

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