Al Musée du Luxembourg: Fantin-Latour, fino al 12.02.17

 Al Musée du Luxembourg fino al 12 febbraio 2017, Fantin-Latour ci accompagna nel suo XIX secolo, attraverso l’esposizione di 123 opere. Si tratta in larghissima parte di dipinti, ma vi sono anche disMostra Fantin-Latour - la prima salaegni e fotografie e qualche documento d’archivio.

(il mio voto: ♣ ♣ e mezzo) La mostra, la prima interamente dedicata al pittore di Grenoble dal 1982, ha come obiettivo quello di mettere in luce le sue opere più emblematiche attraverso un percorso cronologico e per tipologia di soggetto. Si passa così dagli autoritratti dipinti in gioventù, ai ritratti di modelle e delle sue due sorelle, ai ritratti di gruppo, alle nature morte, per finire nell’ultima sala con lMostra Fantin-Latour - Hommage à Delacroixe opere dell’”immaginazione”.

Camminando per le sale vengo colpito dalla perfezione dei dipinti e dalla pulizia delle linee, che ritraggono scene di vita e azioni domestiche, come la Lettura o il suonare il pianoforte tra amici. Fermi immagine di situazioni in movimento ma con molta lentezza. Non sono un critico d’arte e non ho intenzione di fare una recensione delle opere e dello stile di Fantin-Latour: non ne sarei in grado.

Mi è particolarmente piaciuto l’hommage à mostra Fantin-Latour - ritratto di gruppoDelacroix, ovvero un ritratto di gruppo, che include tra gli altri Manet e Baudelaire, che, chi in piedi chi seduto mi fissano con alle spalle un dipinto che ritrae Delacroix. Non essendo un amante delle nature morte ho passato abbastanza in fretta quegli spazi per approdare all’ultima sala, dove finalmente un po’ di immaginazione colora l’esposizione.

Con il progredire della sua carMostra Fantin-Latour - Danseuses la ronde des nymphesriera l’artista si discosta piano piano dal reale per “farsi piacere”, come scrive ad un suo amico nel 1869, dedicandosi alla pittura di opere dette dell’immaginazione. Si tratta di dipinti che pescano nella musica, nella mitologia o si rifanno alla bellezza femminile. Quello che preferisco è Danseuses; la ronde des nymphes.

La mostra, perfettamente organizzata, non mi ha entusiasmato, anche se le opere esposte sono molto belle. Forse è lo stile un po’ cupo di Fantin-Latour che non mi ha conquistato. La consiglio quindi a chi conosce l’autore o vuole approfondire la conoscenza del XIX secolo pittorico francese. Per quelli che hanno tempo per una sola mostra consiglio di vederne un’altra.

 

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