Capolavori del museo di Budapest a Parigi – al Palais du Luxembourg

♣ ♣ ♣ ♣ molto consigliato                                                                                                                                                         

Un vero e proprio concentrato di capolavori che si dipana, lungo otto sale, in ordine cronologico tra il tardo Medio Evo ed il secolo scorso.  È quello che si ammira passeggiando per gli spazi dChefs d'oeuvres de Budapest - Durer (447x640)el Musée du Luxembourg fino al 10 luglio, dove sono esposte le opere d’arte di maggior importanza artistico e culturale, del Museo delle Belle Arti di Budapest. Dürer, Tiepolo, Goya, Manet, Gauguin, Millet sono solo alcuni dei protagonisti di questa cavalcata artistica attraverso i secoli.

Chefs-d’œuvre de Budapest è un’esposizione veramente interessante, non solo perché mette insieme nomi incredibili della storia dell’arte o perché ce ne fa scoprire di altri altrettanto bravi e potenti nell’espressione artistica, ma soprattutto perché mette davanti agli occhi del visitatore autentici capolavori di epoche, stili e registri differenti.

Appena entrato rimango colpito dalla “Presentazione di Gesù al Tempio” della scuola di Okolicsno, bellissimo e coloratissimo dipinto fatto con oro e tempera su legno e da una scultura in alabastro di Andrea Pisano raffigurante la Madonna col bambino. Nella sala accanto scopro Cranach che raffigura Salomé con la testa del Battista sul vassoio e apprezzo un “ritratto di giovane”, dipinto da Dürer, che abbozza un sorriso incodificabile, che mi fa pensare ad un’opera molto più celebre.  Anche le due sale seguenti Il Cinquecento e Un nuovo slancio religioso espongono dipinti di matrice cristiana: ecco quindi la “salita di Cristo al Calvario” di Jacopo Bassano, il “Cristo in croce” del Veronese, “Ychefs-d'oeuvre de budapest (640x640)ael e Sisera” del Gentileschi…

Per cominciare a cambiare soggetto bisogna aspettare la sala dedicata all’età d’oro olandese dove nature morte e paesaggi diventano protagonisti. Poco oltre nella sala Ritratti una testa d’uomo in stagno, che lo raffigura nel momento dello sbadiglio coglie la mia attenzione. Incredibile come sia verosimile, tanto che viene da sbadigliare anche a me. Qualche passo ed ecco Manet, Goya, Millet, Seurat ed esponenti dell’impressionismo ungherese, come Pal Szinei Merse con l’allodola: un dipinto en plein air dalle grandi dimensioni pieno di luce e colori. Su un prato verdissimo, una donna osserva il volo dell’allodola in un celo azzurrissimo attraversato da bianche nubi. Mi fermo qualche minuto a guardarlo e riguardarlo e anche dopo aver visto l’ultima sala dedicata al Simbolismo e alla modernità torno a dargli un’occhiata.

Info:

Il Musée du Luxembourg è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19, con eccezione del venerdì che chiude alle 21:30. La tariffa piena di ingresso è di € 12. Riduzioni ed ulteriori informazioni le trovi sul sito del museo: http://museeduluxembourg.fr/

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Dove si trova:

 

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